Di Gabriele Arcieri
Altaroma: Melampo FW 17/18
Dalle analisi surrealiste si snoda la collezione che declina i suoi capi tra linee vittoriane e barocchi spagnoli.
Per penetrare e comprendere il senso dell’universo Melampo è necessario addentrarsi nel Surrealismo contemporaneo in cui occupa il primo posto l’individuo in tutta la sua centralità e concretezza spesso accompagnata anche dal sogno.
Tutta la collezione è permeata da un desiderio di creare il nuovo e allo stesso tempo di abbandonarlo per lasciare il posto al suo contrario, all’evanescenza e al sognato; è così, in questo dualismo che evoca in fondo la nostra quotidianità, che si snoda la linea portante della collezione: la camicia appare il must che dà vita a tutto ciò che la completa, ovvero la parte sottostante costantemente fluida e sempre morbida. Nel capo si intravede una linea-guida, un indirizzo che alterna il “dentro” e il “fuori”, ossia la tendenza ad indossare il capo in un’ambientazione da tempo libero o meno con l’unico intento di agevolare, vestire, piacere.
Ben si comprende, quindi, l’inclinazione ad una molteplicità di stili, forme e tessuti quali il tartan scozzese, il cotone accostato alla mussola di seta, la lana, il pizzo chantilly o il velluto delavè e la candida broderie anglaise; su tutto spiccano colli vittoriani, dettagli edoardiani insieme al barocco spagnolo a formare ricami di fiori e un vestiario astratto.
Una vera e propria introspezione tutta da esplorare.